Ieri sera davanti ad un bel paninazzo con cipollazze e carnazza (del resto siamo solo a dieta) io e Cristian, gentile consorte, ci siamo messi a discutere su quale effettivamente fosse per noi il viaggio del cuore, quello che ricorderemo per sempre (o almeno fino a quando l’arteriosclerosi non avrà la meglio su di noi).
Il risultato delle nostre elucubrazioni ha sorpreso entrambi: il Tibet!
Mai come in quelle terre desolate in effetti ci siamo sentiti uniti, nonostante il fatto che per 20 giorni abbiamo dormito sigillati come mummie nei nostri sacchi a pelo.
Mai come in Tibet ci siamo sentiti persi e allo stesso tempo coinvolti in un’atmosfera mistica, a tratti persino magica.
Il Tibet ci è entrato nel cuore per sempre. Om mani padme um
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