Voglio dire grazie a mio padre per aver contribuito a formare il mio grande amore per la scrittura e per i viaggi.
Il sabato mattina, quando ero piccola, mi aiutava a trovare le idee migliori per il tema che puntualmente il professore di Italiano mi assegnava come compito per il fine settimana. Spesso era severo nei giudizi ma sempre obiettivo. Mi ha insegnato tanto, lui che dello scrivere non faceva di certo la sua principale attitudine.

Durante la passeggiata del sabato pomeriggio o della domenica mattina, momento che io aspettavo ardentemente per tutta la settimana, mi invitava, poi, a notare piccoli particolari, come il cambio del colore delle foglie e la bellezza delle facciate di alcune case. Ancora adesso, a distanza di 30 anni, durante i miei viaggi spesso mi perdo ad osservare la bellezza di uno scorcio, di un fiore, del viso di una persona.

Anche per questo, grazie papà!