La mia amica Federica, che a Londra ci vive da un po’, scrive di come le manchino nel quotidiano le panetterie e i caffè italiani.
A me, ad un giorno scarso di rientro, manca terribilmente tutto della mia Londra: gli odori, la gente, il modo di intendere la convivenza, il senso civico, l’andare al pub finito il lavoro, il fare festa fino a tardi, l’amore per la cultura, la moda e ogni forma d’arte.
Londra è in continuo movimento ed è senza dubbio difficile adattarsi alla sua frenesia, che non conosce sosta. Lo è almeno quanto abituarsi a girare senza ombrello nonostante la pioggia spesso scrosciante.
Forse Londra è un po’ come me, in continua trasformazione, alla costante ricerca di miglioramenti.
E’ per questo che la amo così profondamente, è per questo che mai come adesso mi manca (come al deserto manca la pioggia).
A me manca sempre tutto quando torno… eh già. Brutta rogna la malattia del viaggiatore 🙂
(ma sono felicissima per te che sei stata a Londra)