Questo non è un post SEO friendly, nè fatto per accaparrarsi nuovi like.
E’ un post che parla d’amore, di quanto l’amore possa essere più forte di tutto, anche della morte. Questa è la storia di #ildonace, la storia di una mamma, Lorella, e di un papà, Graziano, straziati dall’atroce perdita del figlio, Lorenzo, il Dona per tutti, uno di quei ragazzi che portava il sole ovunque andasse, con una capacità innata di portare buonumore e sorrisi e tenere unite le persone.
Il suo gruppo di amici “intimi” tutti molto diversi da lui, è composto, mi racconta Lorella, da varie tipologie di ragazzi: quelli che sono nati con lui qui nel vicinato, con le cui famiglie eravamo amici io e Graziano, e magari già anche Giada, la sorella del Dona, con i fratelli/sorelle maggiori. Quelli che sono andati all’asilo con lui (e poi alle elementari, alle medie ed alle superiori). Quelli del calcio delle varie squadre dove ha giocato, quelli del lavoro. Tutti questi ragazzi, che hanno seguito percorsi di vita diversi (c’è chi è plurilaureato, chi, invece, fa il cuoco o il macellaio o l’operaio o il paninaro o la commessa) vedevano in Lorenzo un leader, il perfetto collante di una molteplicità d’interessi ed intenti.
Da bravo ariete, e soprattutto da degno figlio di Lorella, il Dona aveva, infatti, innate capacita di leader, portate avanti sempre con grande modestia ed umiltà (dono di Graziano) senza l’ambizione di diventare mai “il capo” di niente, ma sempre al servizio di tutti, e, soprattutto, con la voglia inestinguibile di far star bene tutti e divertirsi insieme.
Alla sua scomparsa, avvenuta poco giorni prima di Natale per un intreccio assurdo del destino, ecco che l’amore dimostra quanto possa essere più forte di tutto, persino della morte.
Il Dona ha vissuto la sua vita per il calcio: ha giocato a pallone sin da piccolissimo fino ad un brutto infortunio ai legamenti di un ginocchio. Fu allora che decise che gli sarebbe piaciuto occuparsi dei ragazzini. Incominciò, così, ad allenare, o meglio ad educare (perché QUANDO CI SONO DEI PICCOLETTI DI 5/6 ANNI si parla di EDUCARE allo sport di gruppo, non di insegnare o allenare, come ci tiene a precisare Lorella).
Lorella e Graziano per onorare la memoria di Lorenzo, pensano ad una scuola di calcio a suo nome, aprendo un conto corrente con un codice Iban sul quale convogliare le varie donazioni arrivate da tutto il mondo per comprare l’abbigliamento personalizzato e contribuire ai costi dell’iscrizione alla scuola dei piccoli provenienti da famiglie indigenti.
Perché il loro pensiero, che è comunque quello di Lorenzo, è che non c’è niente di più salutare che non stare insieme divertendosi invece di stare attaccati alla televisione o al tablet.
Contemporaneamente, per sentirlo sempre con loro ovunque siano ed ovunque vadano (Lorella e Graziano sono due grandi viaggiatori) è nata l’idea degli stickers: l’avatar di Lorenzo (che lo immortala a cavalcioni della balaustra dello stadio della sua amata Fiorentina) è stato trasformato nel logo bianco su sfondo viola, con #ildonace e il motto “siempre contigo” che è quello della tifoseria degli Aficionados della Fiorentina, originariamente dedicato alla Fiorentina e successivamente dedicato solo a lui.
Che ci crediate o meno, #ildonace davvero in tutto il mondo. #ildonace a Londra, a Mosca, a Parigi, a Torino….
Lorella e Graziano hanno regalato gli stickers a chiunque abbia partecipato alle cene di raccolta fondi, a chi è andato al Memorial a vedere le partite al campo del Calenzano, a chi ha inviato delle donazioni, a chi ha comperato le magliette (sia le T shirts che le Polo) con la preghiera di attaccarli dovunque andassero e la raccomandazione a tutti di fotografarlo quando veniva trovato da altri e ripostarlo nuovamente, per far capire che comunque #ildonace e che resterà sempre e per sempre con loro.
#ildonace è puro amore.
Per info su eventuali donazioni:
IBAN: IT02P 08922 37970 000000 818271 intestato a Graziano Donati
[…] per “proteggersi” durante la notte, sono arrivata persino a nascondere un’immagine de #ildonace in uno dei cassetti degli eleganti mobili presenti nella nostra camera ma nulla, tranne il sonno, […]