David LaChapelle a Venezia, l’artista di cui ho già visitato una mostra a Roma alcuni anni fa, ha scelto quest’anno la laguna veneta per riportare in Italia i suoi scatti onirici ed irriverenti con New World, una grande antologica ospitata alla Casa dei Tre Oci dal 12 aprile al 10 settembre 2017.
La mostra, che ripercorre la carriera di David Lachapelle attraverso oltre 100 fotografie, dagli anni ’90 alle produzioni più recenti, dal bianco e nero al colore, è anche l’occasione per presentare al pubblico 18 opere, realizzate negli ultimi 4 anni che segnano per l’ex enfant prodige il ritorno alla figura umana e che ruotano attorno a temi come il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima.
Osservando il percorso compiuto da LaChapelle negli ultimi 30 anni, il visitatore potrà scoprire il rapporto privilegiato, a tratti quasi maniacale, che l’artista ebbe nei primi anni della sua brillante carriera con le riviste e la pubblicità, dove icone della moda e dello star system, come Uma Thurman, Madonna, Michael Jackson, David Bowie, Andy Warhol, solo per citarne alcuni, sono la materia grezza da cui LaChapelle trae l’ispirazione per le sue opere, dando del mondo una rappresentazione per immagini stereotipata, influenzata senza dubbio dalla generazione di giovani artisti che si formò alla Factory di Andy Warhol.
Mentre con la serie New World si assiste ad un ritorno, peraltro già anticipato dalla precedente antologica Dopo il Diluvio, ad una dimensione più umana con un forte interesse per la spiritualità. I temi centrali di New World sono, infatti, il paradiso e le rappresentazioni della gioia, della natura, dell’anima, e la ricerca di modalità per fotografarle in natura. In questo, LaChapelle dichiara di essere stato ispirato da Odilon Redon, pittore francese di fine ‘800 – inizio ‘900, visto al Musée d’Orsay, William Blake, e, ancora una volta, da Michelangelo e Michael Jackson.
Con New World LaChapelle a Venezia si pone come fine quello di riflettere su questioni metafisiche come il viaggio dell’anima dopo la morte, la gioia e le rappresentazioni del paradiso, una ricerca e un’analisi del viaggio che l’anima compie dopo la morte.
Per raggiungere la location d’eccezione di questa eccezionale mostra, La Casa dei Tre Oci, è sufficiente arrivare nel centro di Venezia e raggiungere l’Isola della Giudecca, posta di fronte a Piazza San Marco.
Orari
Tutti i giorni 10 – 19; chiuso martedì
Info
tel. +39 041 24 12 332 ; info@treoci.org
Biglietti
12,00 € intero
10,00 € ridotto studenti under 26 anni, over 65, titolari di apposite convenzioni
8,00 € ridotto speciale gruppi superiori alle 15 persone
24,00 € ridotto famiglia (2 adulti + 2 under 14)
5,00 € ridotto scuole
Gratuito, bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, disabili e accompagnatore, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tessera, guide turistiche.
Ciao cara, approdo qui da Progetto Blog, ti ringrazio per l’attenzione al mio post sulla netiquette 🙂
Non conosco bene quest’artista e devo dire che questo non è il mio genere preferito di arte, ma se la mostra fosse stata a Roma magari un salto l’avrei fatto!
A presto cara, un abbraccio
Chiara
Ciao Chiara, grazie a te per essere passata. In effetti la mostra di Lachapelle a Roma era davvero molto bella!