Organizzare un viaggio in Alaska fai da te è un sogno che Cristian ed io abbiamo coltivato da tempo e per il quale abbiamo studiato a lungo a tavolino, perché, perdonatemi l’immodestia, non è davvero per tutti.
Noi, grazie ad una pianificazione durata un paio di mesi, avremo la possibilità e la fortuna di ammirare gli orsi grizzly nel loro habitat naturale al Katmai National Park, di giocare alle corse all’oro, di visitare la cittadina con un gatto come sindaco, la deliziosa Talkeetna, di ammirare la natura incontaminata anche dai finestrini di un cessna che ci porterà in uno dei parchi meno conosciuti e visitati dell’Alaska, il Wrangell-St. Elias.
Di seguito un paio di spunti che spero siano utili a chiunque voglia fare un viaggio nella Last Frontier organizzandolo in autonomia. Organizzare un viaggio in Alaska fai da te richiede molto tempo e non è di certo low cost ma è innegabile il risparmio che si può ottenere rispetto alle offerte di qualsiasi agenzia (e, credetemi, ne abbiamo interpellate parecchio).
Organizzare un viaggio in Alaska fai da te – Step 1: acquistare il biglietto aereo
L’unico aeroporto internazionale (o degno di essere considerato tale) in Alaska è il “Ted Stevens Anchorage International Airport”, ad Anchorage, la capitale dello stato. Occorre monitorare settimanalmente le offerte delle principali compagnie aeree per non lasciarsi sfuggire quella più conveniente in termini di scali e prezzo.
Non esistono, infatti, voli diretti dall’Italia: la maggior parte dei voli provenienti dall’Italia effettuano uno o più scali a Seattle, Los Angeles, Detroit o Vancouver.
Noi a gennaio (si, occorre anche partire con largo anticipo con la ricerca) abbiamo trovato un’ottima offerta di Condor con un unico scalo in andata a Francoforte e due scali al rientro (Seattle e Francoforte).
Organizzare un viaggio in Alaska fai da te – Step 2: redigere un itinerario
Una volta definiti i giorni effettivi di permanenza, abbiamo redatto un itinerario di massima, aiutandoci con l’immancabile Lonely Planet (purtroppo da un paio di anni aggiornata solo in inglese) e chiedendo consigli agli uffici di promozione turistica locale.
Forti anche dell’esperienza di oltre 30.000 km macinati su strada, ne è uscito questo itinerario:
Località |
Itinerario |
Periodo |
Anchorage | Visita della capitale con Anchorage Trolley Tours | 01/08/2017 |
Talkeetna | Glenn Highway verso la Parks Highway in Wasilla | 02/08/2017 |
Denali NP | Denali National Park attraverso la pittoresca valle di Matanuska-Susitna | 03/08/2017 |
Denali NP | Trekking al Denali National Park | 04/08/2017 |
Fairbanks | 05/08/2017 | |
Tok | 06/08/2017 | |
Chitina / Kennicott | Lasciamo Tok per McCarthy e Kennicott. Con un piccolo aereo in 30 minuti raggiungeremo il Parco Nazionale Wrangell-St. Elias. | 07/08/2017 |
Kennicott | Visita alle miniere | 08/08/2017 |
Valdez | Richardson Highway (costeggiata da Trans Alaska Pipeline) | 09/08/2017 |
Whittier e Seward | Traghetto Alaska Marine Highway fino a Whittier (Penisola di Kenai). | 10/08/2017 |
Seward | Attraverso la Seward Highway arriveremo a Seward. | 11/08/2017 |
Homer | Cook Inlet Coastline | 12/08/2017 |
Homer | Gita con Alaska Bear Adventures | 13/08/2017 |
Anchorage | Verso l’aeroporto per il volo di rientro | 14/08/2017 |
Fondamentale non programmare tappe oltre i 350 km al giorno, per non perdersi la bellezza di un’alba o di un tramonto o il semplice piacere dell’imprevisto.
Organizzare un viaggio in Alaska fai da te – Step 3: trovare le sistemazioni per la notte
Passo tutt’altro che scontato nell’organizzare un viaggio in Alaska fai da te è, infine, trovare le sistemazioni per la notte, perché la stagione estiva è quella con maggiore affluenza turistica e le migliori sistemazioni, quelle con bagni privati e in prossimità dei centri abitati, sono le prime ad essere, ovviamente, prenotate.
Utile aiutarsi con Booking o altri siti di prenotazione alberghiera, anche se spesso il contatto diretto con la struttura permette di risparmiare, e, nuovamente, lasciarsi consigliare dagli uffici di promozione turistica locale.
Organizzare un viaggio in Alaska fai da te – Step 4: scegliere un’adeguata copertura assicurativa
Partire preparati per eventuali imprevisti è un must do!
Noi abbiamo scelto la polizza Totaltravel di InterMundial che ci proteggerà da eventuali imprevisti medici, fondamentale negli USA, problemi connessi con il nostro bagaglio e persino nell’eventualità di dover disdire il viaggio.
Per maggiori spunti non vi resta che seguirci durante la nostra prossima avventura con #discoveringAlaska, #VisitAnchorage, #FlyingtheWrangells #alaskabearadventures.
Si parte il primo Agosto!
Seguirò i tuoi consigli grazie ^_^
Grazie a te per essere passata!
Un articolo molto utile. Nel periodo vissuto a Vancouver ho sempre desiderato andarci. 😀 E quel tarlo non è mai andato via!!!
Grazie per essere passata, spero davvero che i miei consigli possano esserti utili presto!
Aspetta un attimo! Tu mi vuoi dire che c’è davvero una cittadina che ha un gatto come sindaco?! Dimmi di sì ti prego!!! Comunque seguirò la tua avventura con curiosità! L’Alaska non mi è mai balenata in mente per un viaggio, ma sarà molto interessante seguirti
Certo, è Talkteena! Sono troppo avanti in Alaska!
[…] e un silenzio assordante, ovvero tutto quanto mi aspettavo di trovare durante il mio avventuroso roadtrip in Alaska di […]
posso chiederti quanto avete speso in tot? I prezzi per i viaggi organizzati (che detesto) si aggirano attorno ai 3000€, vorrei vedere il risparmio effettivo.
Ciao Valentina, ipotizzando un giro simile al mio, peraltro difficilmente organizzabile con pacchetto standard, un’agenzia ti chiede ben oltre 3.000 euro a persona. Per quanto mi attiene, la cifra complessiva dell’intero viaggio si aggira intorno ai 6.000 euro per due persone. Se hai bisogno di maggiori informazioni puoi contattarmi via mail.
Ciao,
ho letto il tuo racconto per il qule ti ringrazio. Vorremmo più o meno replicare il vostro viaggio ma avrei bisogno di un paio di info, se puoi.
Avete noleggiato un auto per nadare fino a Fairbanks? te lo chiedo perché dopo ho letto che avete preso l’aereo e una nave.
Vale la pena arrivare fino a Fairbanks?
Grazie
saluti
Luigi
Rispondo io, visto che Aritravelplan è oberata di lavoro: tutto il viaggio è stato fatto in auto, in Alaska è difficile muoversi diversamente senza essere fortemente limitati. Gli aerei li abbiamo presi per visitare il Wrangell St. Elias e la Kenai Peninsula. La nave da Valdez per raggiungere Whittier.
Wow! Negli USA ho fatto un solo lungo viaggio, che poi è stato il viaggio di nozze. Mi piacerebbe tornarci però e quando lo farò sarà senz’altro per andare in Alaska e… alle Hawai! Terrò in considerazione quanto hai scritto per organizzarmi!
L’Alaska è una terra estrema che va rispettata ma che è anche in grado di regalare moltissimo!
Ciao. sto pensando per all’alaska per mio prossimo viaggio estivo. a dire il vero ci penso già da diversi anni. ho tante cose pratiche da chiederti ma non trovo il tuo indirizzo mail
mi scrivi tu in privato per favore????
puoi consigliare degli alloggi?
Gigi
Ciao Gigi, certo che posso consigliarti alloggi (ovviamente sul percorso che ho seguito io)