Mercato di Male, Maldive – foto di Travelfar
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Una leggenda locale racconta che Dio, accortosi della bellezza del mondo, pianse e le sue lacrime divennero le Maldive.
Immaginati per un secondo in questo angolo di paradiso nell’oceano indiano: oltre mille isole coralline, suddivise in 26 atolli naturali, circondate da acque cristalline, composte da lunghe e sottili strisce di sabbia bianca e finissima, mitigate da un clima che non scende mai sotto i 25° e baciate da albe e tramonti indimenticabili. Che dici, ti ho convinto?
Se ti stai chiedendo se sia necessario un piccolo capitale per concedersi una pausa in questo paradiso tutto da scoprire, sappi che sono decisamente più accessibili rispetto ai decenni scorsi, anche grazie al fatto che in circa 15 ore sono raggiungibili dai principali aeroporti italiani.
Maldive: non solo mare
Le isole che compongono l’arcipelago delle Maldive sembrano dall’alto piccoli anelli verdi, circondati da una macchia bianca, distesi su uno sfondo che diventa sempre più blu man mano che ci si allontana da loro. “Piccole lacrime”, come dice la leggenda.
Solo a terra, tuttavia, se ne comprende appieno l’unicità: una vegetazione rigogliosa, fatta di palme da cocco, l’albero nazionale, e fiori, come la rosa di colore rosa (Rosa polyantha), il fiore nazionale, sembra voler raggiungere l’oceano per immergersi nelle sue calde acque, quasi a diventare un tutt’uno con esse. E attorno, la barriera corallina, una vera e propria foresta marina fatta di coralli che diventano vita e protezione per centinaia di pesci, dai colori e dalle forme tanto diverse da sembrare quasi inventate dalla fantasia di un pittore dall’immaginazione infinita.
Merita senza dubbio una visita Male, la capitale, situata sull’omonimo atollo lungo solo 1,7 km e largo 1 km, che con una popolazione di circa 100.000 persone è una delle città con la maggiore densità abitativa al mondo.
Caotica e coloratissima, specie nei mercati di frutta e spezie, presenta anche edifici storici di rilievo come la Moschea del Venerdì (Hukuru Miskiiy), costruita nel 1656 e finemente decorata in legno con scritte in arabo e motivi ornamentali.
Anche Himmafushi, un piccolo borgo a nord di Male, vale una visita per i mercatini ricchi di artigianato locale, tessuti, tappeti, oggetti di legno.
Maldive: paradiso per gli sport d’acqua
Le Maldive sono un vero paradiso per chi ama gli sport d’acqua. La presenza pressoché costante di vento consente di fare windsurf (molti resort organizzano persino dei ‘surf safari’, ovvero raduni di surfisti che si divertono a sfidare le onde) e kyte, le acque cristalline dell’oceano indiano snorkeling e diving.
Inoltre dal 2010 l’arcipelago delle Maldive è diventato un ‘santuario’ per gli squali, che è possibile osservare, con escursioni dedicate, anche in notturna.
Maldive: tra arte e natura
Il Coralarium di Jason deCaires Taylor, Maldive – foto di Jason deCaires Taylor
Al largo di Sirru Fen Fushi, nell’atollo di Shaviyani, a nord di Malé, è poi possibile visitare un museo semi-sommerso che comprende il Coralarium,, la più recente installazione dell’artista ed ambientalista Jason deCaires Taylor: un cubo di cemento ed acciaio inossidabile di circa 20 tonnellate e alto sei metri, con grandi fori che facilitano il passaggio dell’acqua e dei pesci.
Sopra e all’interno del cubo vi sono 14 sculture, alcune sommerse, altre fuori dall’acqua, tutte con le sembianze dei maldiviani e delle piante autoctone della Maldive, il grido di allarme dell’artista contro gli effetti del riscaldamento globale e dell’innalzamento del livello del mare, problema alle Maldive particolarmente sentito.
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