Seattle, lo ammetto, non era tra le mete che attendevo di vedere con trepidazione l’anno scorso ma con il suo fascino di città contemporanea circondata da una natura rigogliosa (non a caso è soprannominata Emerald City) mi ha davvero sorpreso.

Pur avendoci trascorso solo due giorni, mi sono fatta un’idea abbastanza precisa di Seattle.

Ecco a voi l’itinerario che abbiamo seguito e che vi consentirà di visitare qualcosa anche fuori dai canonici itinerari turistici.

Seattle: itinerario – primo giorno

Uno dei quartieri che mi è piaciuto di più di Seattle, e da cui vi consiglio di partire per l’esplorazione della città, è la zona di Pioneer Street, ovvero la più antica della città.

In nessun altro posto di Seattle come in quest’area della città, ricca di grattacieli, palazzi tardo-ottocenteschi e piazze dall’estetica europea, è evidente il contrasto tra moderno ed antico.

Date un’occhiata alla Smith Tower, il grattacielo più antico della città.

Non mancate poi di ammirare la Pergola in ferro battuto che si trova ad un angolo di Pioneer Square e di visitatare il Cadillac hotel, che al suo interno ospita un interessante museo sulla corsa all’oro.

Infine riposatevi su una panchina dell’Occidental Square Park, osservando i residenti che qui sono soliti rilassarsi durante la pausa pranzo.

Seattle - Pike Place Market (foto di Cristian Prola)

Seattle – Pike Place Market (foto di Cristian Prola)

Per il vostro pranzo, invece, raggiungete il vicino Pike Place Market, posto tutt’altro che turistico (anche se preso d’assalto dai visitatori della città) perché fondato nel 1907 e, quindi, uno dei più antichi mercati di tutti gli Stati Uniti.

Pike Place è di fatto un grande mercato che si sviluppa sia all’interno di un’antica struttura sia all’esterno e che ospita agricoltori locali, artigiani e commercianti.
Lasciatevi guidare dal vostro istinto tra i tanti banchi di pesce fresco, frutta e verdura appena raccolti e dolci.

Seattle - vista dal Sky View Observatory (foto di Cristian Prola)

Seattle – vista dal Sky View Observatory (foto di Cristian Prola)

Per un caffè dopo pranzo non potete mancare una visita al primo Starbucks della storia in 1912 Pike Pl, aperto nel 1971.

Si tratta di un santuario per gli amanti della catena e bersi un caffè qui significa quasi sempre fare una bella fila ma del resto siete in un luogo storico (per cui per me ne vale la pena).

Iniziate il pomeriggio con una passeggiata lungo il Pier (o molo) 55 e scegliete se fare una mini-crociera nella baia di Elliot Bay e sullo stretto di Puget Sound o, semplicemente, se bighellonare nei vari negozi di artisti ricavati da antichi magazzini portuali.

Concludete infine la giornata addentrandovi nel cuore commerciale e finanziario di Seattle.

Verso il tramonto salite all’ultimo piano del Columbia Center, un grattacielo di 284 metri che ospita lo Sky View Observatory.

Pur essendo fuori dai circuiti turistici classici vi assicuro che questo osservatorio vanta la migliore vista dall’alto della città e della baia, persino meglio dello Space Needle, molto più basso e in una posizione meno panoramica.

Seattle: itinerario – secondo giorno

Seattle - Space Needle (foto di Cristian Prola)

Seattle – Space Needle (foto di Cristian Prola)

Per quanto con una vista peggiore, non potete di certo mancare nel secondo giorno a vostra disposizione una visita allo Space Needle. Costruito nel 1962, è il simbolo della verticalità e il manifesto futuristico di Seattle.

Lo Space Needle si trova nella zona costruita per l’Expo del 1962, che vale, di per sé una visita perché ospita anche (ma non solo) uno dei musei più assurdi e divertenti che io abbia mai visto: l’Experience Music Project, un immenso spazio espositivo interamente dedicato alla cultura e alla musica rock-pop.

Gli appassionati di film anni 80 e 90 ci troveranno una collezione paurosa di oggetti di scena, gli amanti della musica potranno sbizzarrirsi tra sezioni intere del museo dedicate a Jimi Hendrix, dei Nirvana e Pearl Jam. Gli appassionati di architettura, infine, potranno ammirarne le sue forme curiose ed iperfuturistiche.

Fatto il pieno di cultura pop, provate l’ebrezza dell’annessa monorotaia sopraelevata, costruita sempre nel 1962. In meno di 5 minuti, passando tra i palazzi ed i viali alberati di Seattle, vi riporterà a downtown.

Per concludere in bellezza la giornata con una (o più) rinfrescanti birre locali merita infine una visita il quartiere di Capitol Hill, il vivace centro della comunità LGBTQ di Seattle che offre intrattenimento senza fine, dalla mattina alla sera.

Se siete appasionati di arti marziali, sappiate che al Volunteer Park a Capitol Hill è possibile visitare la tomba di  Bruce Lee.

Se invece siete appasionati di botanica potrete ammirare la spendida serra, ad ingresso gratuito, che si trova sempre all’interno del parco.

Seattle: itinerario – fuori città

Seattle si trova anche a poca distanza da altri due siti particolarmente interessanti per chi, come me, è appassionato di serie tv e di camminate nella natura incontaminata.

Nei pressi di Seattle - Snoqualmie Falls (foto di Cristian Prola)

Nei pressi di Seattle – Snoqualmie Falls (foto di Cristian Prola)

A circa un’ora di macchina da Seattle, potrete visitare le splendide Snoqualmie Falls, location di molte scene di Twin Peaks, la serie cult di David Lynch.

Nei pressi di Seattle - Olympic National Park (foto di Cristian Prola)

Nei pressi di Seattle – Olympic National Park (foto di Cristian Prola)

Infine a circa di sue ore di macchina in direzione ovest da Seattle potrete perdervi nella natura selvaggia dell’Olympic National Park , una delle poche foreste pluviali dell’Emisfero settentrionale.